Monisteri: ”Un atto doveroso.Un modo singolare e apprezzato per illustrare la presenza degli ebrei in Sicilia”

Un modo nuovo e singolare quello di celebrare ieri la “Giornata della Memoria” a Modica.

Le regole in tempo di pandemia Covid hanno reso possibile, con successo, lo svolgimento della conferenza on line dal titolo “Ebrei in Sicilia. Una storia Antica”.

Dalle pagine Facebook  del Museo Civico F. L Belgiorno, infatti,  è  andata in onda una conferenza a due voci con la partecipazione del dottore Mosse Ben Simon, Studioso delle Comunità  giudaiche durante il periodo medievale, e del prof. Giovanni Di Stefano, Direttore Onorario del Museo.
L’ evento è  stato organizzato dall’ Associazione Via ed è  stato realizzato grazie ai componenti dell’ Associazione Culturale Herakles.

L’ Assessorato alla Cultura del Comune di Modica ha fortemente voluto questa diretta Facebook per celebrare un momento storico legato alla memoria della nostra comunità.

“Una maniera diversa – ha commentato l’ Assessore Monisteri- per ricordare e non dimenticare attraverso la  conoscenza della storia antica  e medioevale degli ebrei di Sicilia. Il Museo di Modica continua così, anche in questo periodo, ad assicurare un’importante ruolo centrale nella realtà  culturale della città.  ”

L’ incontro è  stato avviato dalle introduzioni di Sabrina Tavolacci, Presidente della Via, e di Grazia Lucifora, Presidente della Herakles.

Sono stati poi i due relatori a presentare gli ebrei siciliani dal periodo antico fino al 1492.

Il prof. Giovanni Di Stefano ha presentato una serie di immagini sulle tombe delle comunità  giudaiche del IV-V secolo dell’ era volgare con i segni delle menorah e anche con altri simboli: la pala, il corno sacro. Molto interessante un ipogeo giudaico ricadente in territorio di Modica (a Gisana)  con incisi sul prospetto sia la memoria che la chanukkiya ( il candelabro a nove bracci).” Notevoli sono i resti funerari giudaici   del territorio di Modica – dichiara l’ archeologo-  dove le tombe degli ebrei nel V-VI secolo erano ubicate negli stessi cimiteri utilizzati dai cristiani, anche se in posizione sempre decentrata. Una monumentale tomba giudaica si trova in località  “Gisana” dove nel prospetto erano incise una menorah e una rarissima chanukkiya ( candelabro a nove bracci, utilizzato nella mistica ebraica per la festa delle luci, la hnnuccah). Fra Rosolini e Modica – continua Di Stefano- una monumentale tomba giudica si trova in località  “Scalarangio” dove sul prospetto di un piccolo ipogeo è  incisa la menorah più grande e monumentale di tutta la Sicilia. Il candelabro a sette bracci di “Scalarangio” è  accompagnato dalla lulav e dallo shofar. ”

Il Dottore  Ben Simon ha introdotto invece il tema dei quartieri ebraici nelle città  medievali della Sicilia orientale: Noto, Ragusa, Scicli, Modica, Chiaramonte Gufi.

Relativamente all’ abitato medievale di Modica è  stata proposta la possibilità  di ubicate il quartiere ebraico, fino al 1474, al di sotto del Castelli dei Conti, nell’ attuale via Catena.
Molto partecipata la diretta Facebook. Si sono registrate molte domande da parte degli utenti ai relatori.

L’Ufficio Stampa

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