Approvato a maggioranza un intervento sull’imposta di soggiorno anno 2021

Approvati a maggioranza i verbali delle sedute precedenti. Quattro interrogazioni nella question time; ennesima surroga della consigliera Castello nella quarta commissione e puntuali dimissioni della stessa. Approvato a maggioranza il punto relativo agli interventi sull’imposta di soggiorno per l’anno 2021 attesa l’Emergenza COVID.

Presenti diciannove consiglieri la seduta, con il sistema della Video Conferenza, si è aperta con un intervento del Presidente Carmela Minioto che introduce il primo punto posto all’ordine del giorno ovvero l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.

Il punto viene approvato a maggioranza con dodici voti favorevoli e sei astenuti.

La consigliera Ivana Castello informa un anno fa ha presentato una interrogazione sulla presenza di una scivola in cemento in  Via Castello e l’assessore aveva dichiarato che sarebbe stata rimossa. Chiede di sapere cosa sia successo visto che si trova ancora lì. L’assessore al centro storico Giorgio Belluardo prende nota e chiederà agli uffici e informerà la consigliera sullo stato delle cose.

Si apre la question time. L’ordine del giorno prevede la discussione di quattro interrogazioni.

La prima è quella della consigliera Ivana Castello sull’anticipazione di liquidità ex art. 116 del D.L. 34/2020. Invero si tratta di una reiterazione di interrogazione (al protocollo datata 30 novembre 2020) in cui lamenta, per l’ennesima volta, l’impedimento all’accesso dei documenti  annunciando denunce.

L’argomento è noto. Il DL 34/2020 all’art 116 mette i condizione quegli enti di poter pagare i debiti, certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019 chiedendo alla Cassa depositi e Prestiti l’anticipazione delle relative somme (si tratta di debiti contratti secondo l’interrogante della Giunta Abbate). Il Comune di Modica ha introitato 44 milioni di euro tanto il debito accumulato, secondo la Castello, dal 2014 al 2019. L’interrogante ha chiesto l’elenco nominativo dei creditori, con l’indicazione dei crediti, la data in cui furono costituiti e i servizi. Ad un creditore deve corrispondere un credito. Rispetto alla prima richiesta di atti datata 28 maggio 2020 nessun risultato sinora si è concretizzato. L’interrogante prende atto che gli atti sono negati e in questo modo la cittadinanza non potrà avere piena contezza per che cosa pagheranno. All’assessore Aiello chiede del comune mai c’è un residuo di sei milioni di euro.

L’assessore al bilancio Annamaria Aiello nella risposta sostiene che l’interrogante si è dichiarata soddisfatta del documento di cui è venuta in possesso e non ci sono altre documenti se non le fatture pagate con il relativo mandato

È complicato fare una relazione più dettagliata. Sono state estrapolate le fatture dalla piattaforma e quindi più dettagliati non si può. Non si può ricostruire quello che vuole la Castello che va fatto attraverso l’ausilio di uno strumento informatico. Se si trattasse di un solo nominativo si potrebbe fare una ricerca per un lavoro mirato da parte degli uffici. In ordine al residuo effettivamente di anticipazione di liquidità questo dovrà essere restituito nella prima semestralità. La Cassa Depositi e Prestiti non ha ancora approntato un piano di ammortamento. Se ne parlerà a marzo o aprile. Stabilita la prima rata utile da pagare questa somma sarà restituita.

L’interrogante si dichiara insoddisfatta in quanto valuta che l’amministrazione ha tutte le informazioni che lei richiede e quindi l’assessore si è assunta questa responsabilità e invita, se entro tre giorni non avrà i documenti, la segreteria ad inviare atti alla Corte dei Conti e alla Procura della Corte dei Conti.

Sulla questione del residuo valuta che le somme hanno mascherato la scopertura bancaria e quindi si tratta di un utilizzo improprio dell’ente; una questione che è stata rilevata dalla Corte dei Conti. Si riserva di presentare una nuova interrogazione su questo argomento.

L’assessore Aiello precisa che la richiesta riguarda la consegna dell’elenco, che è stato fatto. L’argomento anticipazione di cassa non è oggetto dell’interrogazione e quindi eventualmente risponderà a tempo debito.

La seconda interrogazione è a firma di cinque consiglieri di minoranza (Marcello Medica, Giovanni Spadaro, Filippo Agosta, Salvatore Poidomani e Ivana Castello) e riguarda le inesattezze e conseguenti disservizi riguardo le bollette del salto TARI per l’anno 2020.

Secondo gli interroganti, presenta l’interrogazione Giovanni Spadaro, si ritiene che in tante bollette, quelle recapitate nelle zone extraurbane, non si è tenuto conto del 60 per cento di riduzione prevista e ciò ha determinato nell’utenza, soprattutto quella anziana, enorme preoccupazione attesi gli importi spropositati; che molte bollette sono state recapitate oltre o poco precedentemente alla scadenza del pagamento della prima rata. Per queste motivazioni gli interroganti chiedono di sapere: a) il numero delle utenze che non hanno beneficiato del 60 per cento di riduzione TARI; b) di conoscere l’importo totale dato dalla differenza tra l’importo fatturato errato e quello da rifatturare in modo corretto; c) se non si ritiene opportuno che sia l’Ente, al fine di evitare inutili incombenze alla cittadinanza, si faccia carico i rimandare le bollette corrette senza alcune necessità di richiesta da parte dell’utenza; d) di conoscere infine gli adeguati correttivi per impedire che le bollette vengano recapitate oltre o poco precedentemente la data di scadenza della prima rata.

L’Assessore Aiello risponde sostenendo che tale riduzione del 60 per cento è dovuta a quegli utenti che si abitano a una distanza di un chilometro dal punto rimessa rifiuti e non è un criterio automatico. Va fatta richiesta documentata. Il settore tributi ha effettuato una verifica specifica e si scopre che molti cittadini hanno usufruito di tale facilitazione pur avendo un servizio di porta a porta. I due terzi di questi utenti non hanno titolo per beneficiare della riduzione. Siamo vicini al 70 per cento. La facilitazione  sarà riconosciuta a chi ne farà richiesta dopo la verifica di accertamenti opportuni.

Molti cittadini pur beneficiando di un servizio a porta a porta hanno usufruito dello sconto del 60 per cento e non avendone diritto dovranno reintegrare lo sconto ricevuto. Per quanto riguarda la consegna delle bollette non è un servizio gestito dall’ente ma bensì dalle poste e quindi la PO tributi potrà chiedere chiarimenti in merito. Ci risulta che l’ente le consegna in tempi congrui.

La terza interrogazione è presentata dal consigliere Filippo Agosta in ordine all’informazione in merito a “Modica capitale italiana della cultura 2022” e in particolare le analisi sulla criticità che hanno portato all’esclusione di Modica; quali sono le intenzioni dell’amministrazione per lo sviluppo della cultura a Modica; conoscere quali eventuali future attività e partecipazioni a bandi, per valorizzare le energie spese nella elaborazione del programma.

L’Assessore alla cultura Maria Monisteri risponde che per quanto riguarda la candidatura di Modica capitale della cultura 2022, il MIBAC  da adesso facoltà di accedere agli atti per capire i motivi della criticità che non le hanno permesso di andare alla selezione finale. Tali motivazioni saranno rese pubbliche. Al prossimo consiglio riferirà perché Modica, secondo la commissione giudicatrice, non è stata inserita tra le prime dieci. Un punto di criticità è stata la candidatura della vicina Scicli e invece un punto di forza era quello lavorare in sinergia tra  comuni limitrofi. Anche Procida che ha vinto il titolo ha saputo punture sulla vicinanza di comuni.

Del dossier Modica si ritiene soddisfatta. Frutto di un lavoro di un anno che è il risultato di un confronto  tra diverse competenze ed esperienze. Il risultato non sarà vanificato che è un vademecum di cose da fare che sarà messo in opera. La quota parte dei 25 milioni messi a disposizione del Movimento Cinque Stelle per i quattro centri siciliani candidati sarà destinata al gabinetto di medicina ovvero il museo Campailla. L’assessore Monisteri illustra le iniziative dei convegni culturali in streaming che si sono tenute in queste settimane dal Museo Civico con riscontri positivi.

L’interrogante rileva che l’amministrazione poca investa sulla cultura anche in questo periodo. Chiede di pubblicizzare le attività in streaming.

L’Assessore Monisteri replica dicendo che gli eventi on line sono stati pubblicizzati sia sui social che sui quotidiani. Il Convegno sugli Ebrei in Sicilia ha registrato più di 3500 spettatori virtuali.

Per quanto riguarda la politica culturale sono importanti le idee prima degli investimenti.

L’ultima interrogazione è del consigliere Marcello Medica che punta le attenzioni sul degrado e l’abbandono del quartiere Sant’Andrea con i conseguenti e persistenti disagi per i cittadini e residenti e non.

Nell’interrogazione si rileva che ne quartiere ci sono immobili disabitati e un evidente stato di degrado che mette in pericolo l’incolumità pubblica. Un quartiere ancora abitato da numerose famiglie che e necessitano di servizi pubblici; residenti che hanno a più riprese inviato all’ente segnalazioni per richiedere interventi di ordinaria manutenzione e per rendere più decorso il quartiere.

L’interrogante chiede di conoscere dall’amministrazione quando si procederà a rendere possibili gli interventi per evitare i pericoli che incombono sul quartiere Sant’Andrea e liberare la zona da erbacce e rifiuti di ogni tipo; quali iniziative si intendono assumere per rimuovere tutte quelle transenne presenti in vari punti del quartiere e favorire la messa in sicurezza degli immobili disabitati vero pericolo per l’incolumità pubblica; sapere se l’amministrazione è intenzionata a mettere in campo delle iniziative volte al recupero e alla valorizzazione del quartiere Sant’Andrea per evitarne il continuo esodo da parte dei residenti.

L’Assessore al centro storico Giorgio Belluardo dissente da modo di esprimere e generalizzare la situazione di degrado del quartiere. Non è una zona periferica ma bensì un’area del centro storio della città con i suoi pregi e i suoi difetti. L’amministrazione tiene a cura tutto il territorio in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria. È vero che in alcuni punti di Sant’Andrea ci sono edifici privati che necessitano di essere messi in sicurezza per evitare pericoli alla pubblica incolumità. Questa è un’attività che viene costantemente monitorata. L’amministrazione è comunque pronta ad intervenire e nei prossimi giorni farà una ricognizione nel quartiere per verificare lo stato dei fatti. Nel quartiere sono stati installati nuovi impianti di illuminazione e altri ne saranno fatti in seguito. E questi interventi riguardano tutti i quartieri del centro storico e non solo. Sulle case abbandonate che creano problemi igienico sanitario l’amministrazione con tempestività cercherà di risolvere il problema nell’immediato.

L’interrogante prende atto degli impegni e di quello che ha dichiarato. Però ci sono delle situazioni che necessita degli interventi e prende atto dell’illuminazione che sarà effettuata

Quindi si passa alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla quarta commissione consiliare permanente.

Dodici consiglieri votanti. Ottengono voti: Castello otto, Giovanni Piero Covato uno,  tre schede bianche.

Mancando il numero legale la seduta è rinviata di un’ora.

Il consiglio riprende la seduta (quindici consiglieri presenti all’appello in video conferenza) con la surroga del consigliere dimissionario in seno alla quarta commissione consiliare permanente.

Quattordici consiglieri votanti. Ottengono voti: Castello nove, Giovanni Piero Covato uno,  quattro schede bianche.

La consigliera Ivana Castello risulta eletta a componente della IV commissione consiliare.

La delibera di surroga e di presa d’atto delle dimissioni viene approvata all’unanimità con quattordici voti favorevoli.

La delibera viene dotata della immediata esecutività con quattordici voti favorevoli.

La consigliera Ivana Castello dichiara di dimettersi dalla quarta commissione consiliare.

Si passa all’ultimo punto ovvero “Emergenza Covid- 19. Interventi sull’imposta di soggiorno per l’anno 2021.”

Il punto in buona sostanza è rivolto a sospendere l’applicazione dell’imposta di soggiorno per il periodo dal quarto al settimo giorno consecutivo di soggiorno in prosecuzione e senza soluzione di continuità dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Si prende atto che tale provvedimento non altera gli equilibri di bilancio in quanto il minor gettito dell’imposta per l’anno 2021 verrà compensato dalle relative minori spese cui tale imposta è vincolata e destinata. Il personale sanitario per qualunque motivo legato alla gestione della pandemia si dovesse trovare nelle condizioni di essere ospite di una struttura ricettiva sarà esente in toto dal pagamento dell’imposta di soggiorno

Parere favorevole del collegio dei revisori dei conti e quello della terza commissione consiliare assunto a maggioranza.

Il punto per l’amministrazione è stato illustrato dall’assessore alla cultura Maria Monisteri.

La consigliera Castello chiede quanto sarà il minor gettito in bilancio rispetto allo scorso anno e cosa si intende fare.

L’Assessore Monisteri replica che è stato chiesto alle strutture ricettive di fare entro il 31 dicembre il versamento e quindi  oggi non potrà essere precisa sotto questo profilo.

La consigliera Castello dichiara che la prossima settimana sarà approvato il consuntivo e quindi per riproporre l’intervento, come quello dello scorso anno, vuol dire che ha avuto dei risultati positivi. Non si sarebbe aspettata una risposta di questo tenore dall’assessore Monisteri. Ciò non di meno bisogna capire quali sono stati i risultati che la decisione ha determinato, solo per avere un dato storico. Desira sapere quale è stato il minor gettito e le spese non fatte legate a questo e quali i vantaggi sociali di questa decisione.

Nella replica l’assessore Monisteri valuta che le strutture ricettiva di Modica sono state maggiormente competitive e quindi con un’incidenza maggiore rispetto gli altri centri. Il gettito mancato verrà quantizzato e sarà compensato dallo Stato con gli interventi emergenza Covid.

La consigliera Ivana Castello afferma di essere stata messa nelle condizioni di poter votare in quanto non gli è stato riferito lo storico, ovvero il costo su questa voce dell’anno scorso.

Il consigliere Marcello Medica dichiara il voto di astensione perché gli interventi da fare vanno meglio studiati a tavolino.

La delibera ai voti viene approvata a maggioranza sedici favorevoli e due astenuti.

L’atto viene dotato della immediata esecutività con sedici voti favorevoli e un astenuto.

Esaurito l’ordine del giorno la seduta viene sciolta dal Presidente del Consiglio comunale.

 

 

 

L’Ufficio Stampa

 

P.S. Comunicato stampa del consiglio comunale del 2 febbraio 2021 alle ore 19,13 redatto con il sistema della Video Conferenza  dall’ora  sino all’ ora 21.55 .

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE