I programmi presentati in conferenza stampa a Palazzo San Domenico

“TourismA rappresenta una vetrina internazionale dell’archeologia votata a quel turismo culturale per il quale questo ente continua a dedicare attenzione e risorse.

A Cava Ispica, sito archeologico per antonomasia, sono stati programmati interventi per quasi nove milioni di euro e il salone che si terrà a Firenze al Palazzo dei Congressi dal 22 al 24 febbraio sarà l’occasione per la città per dare consistenza a questa nostra scelta illustrando quello che abbiamo e quello che faremo da qui ad un futuro prossimo.

Saremo presenti con uno stand e uno spazio dove parleremo di archeologia, architettura, paesaggio e di Quasimodo, premio Nobel per la letteratura e figlio della nostra città. Percorreremo altre vie che non siano il tardo barocco e la nostra cioccolata che sarà comunque presente con una sua degustazione”.

Questo è quanto dichiarato dal sindaco, Ignazio Abbate, al termine della conferenza di presentazione di due iniziative culturale di ampio respiro: TourismA (salone di archeologia e turismo culturale) e l’inaugurazione di tre stanze al PalaCultura con le collezioni storiche (lumi, armi risorgimentali e libri antichi), sabato 16 febbraio alle ore 17.30.

TourismA è ormai diventato un appuntamento canonico. Modica si presenta a Firenze con un patrimonio di testimonianze e d’idee che saranno illustrate, venerdì 22 febbraio p.v. dalle ore 15.45 alle ore 18.30 nella sala Onice del Palazzo dei Congressi. “Modica oltre il Barocco – storie di archeologia, Architettura, Paesaggio e… Quasimodo- ” è il tema che registrerà i saluti del sindaco Ignazio Abbate e gli interventi dell’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, di Catia Bernava, responsabile della collezioni del Museo di Modica, del Prof. Giovanni Di Stefano, direttore del Polo Museale di Ragusa e direttore onorario del Museo di Modica. Sull’argomento parleranno Massimo Cultraro dell’Università di Palermo e ricercatore del CNR nonché Marcella Pisani dell’Università “Tor Vergata” di Roma.

“Presenteremo a Firenze, commenta l’assessore alla Cultura Maria Monisteri, una stratificazione millenaria e culturale del territorio della nostra città. Dall’archeologia, al tardo barocco, al cioccolato ma anche quello dei personaggi illustri, come Salvatore Quasimodo che ebbe i suoi natali a Modica nel 1901. A Firenze, grazie ad una brochure, ci troveremo di fronte in una Modica vista a trecentosessanta gradi, con la Casa Natale di Salvatore Quasimodo, con la Stanza della Poesia, con il Museo Civico “F.L.Belgiorno” con il Museo “Tommaso Campailla”, con il Chiostro di Santa Maria del Gesù, con la Chiesetta S.Nicolò Inferiore. Un panorama di straordinaria bellezza e singolarità.

A Modica parleremo della storia recente con l’inaugurazione di tre nuove stanze del Museo che riguarderà le collezioni storiche. E’ stato fatto un grande lavoro di squadra e ringrazio quanto reso possibile questi eventi”.

Modica e Cava Ispica saranno ancora al centro sabato 23 febbraio p.v. nel corso del 15° incontro nazionale di Archeologia Viva quando il prof. Giovanni Di Stefano parlerà nell’Auditorium della Palazzo dei Congressi alle ore 9,15 su: “I giovani e lo sport nella Sicilia ellenistica, un ginnasio nel magnifico scenario rupestre di Cava Ispica”.

“Il Museo Civico di Modica, commenta il suo direttore Giovanni Di Stefano, si propone a Firenze ad un pubblico internazionale e avremo la possibilità per due ore e mezza di illustrarne le ricchezze grazie alla presenza di studiosi e dell’assessore regionale alla Cultura, Sebastiano Tusa.

Sarà questa l’occasione per presentare tutte le offerte museali che la città propone e tutte allocate nel grande sito del Palacultura.

Saranno rievocati sia Quasimodo che i grandi antenati della preistoria siciliana che hanno a che fare con le offerte museali di Modica. La città e tutti i suoi musei saranno “Modica oltre il Barocco”.

 

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il vice sindaco, Rosario Viola, il presidente del Consiglio comunale, Carmela Minioto,i consiglieri di maggioranza Giammarco Covato e Alessio Ruffino e la signora Catia Bernava.

 

 

 

L’Ufficio Stampa

 

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