Lo chiede il sindaco al Governo nazionale e a quello regionale con una lettera a causa degli effetti COVID -19

Il disagio che stanno vivendo i titolari delle Aziende florovivaistiche del territorio a causa delle misure di contenimento messe in campo per contrastare la diffusione del Coronavirus – COVID 19, è stato espresso in una nota del sindaco Ignazio Abbate  inviata alla senatrice  Teresa Bellanova, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore regionale all’Agricoltura, Edgardo Bandiera.

La crisi legata al diffondersi del coronavirus ha di fatto bloccato tutti i canali di vendita dei prodotti del comparto florovivaistico, causando la perdita del 100% delle produzioni di fiori recisi e di piante stagionali primaverili in vaso, anche a causa del loro elevatissimo grado di deperibilità, con un danno economico pari a circa 1 miliardo di euro.

“Il florivivaismo italiano, come lei sicuramente conosce continua la nota del sindaco, sviluppa un volume di affari di circa 2,5 miliardi di euro l’anno (5% del PIL del settore agricolo), con una superficie coltivata di 29 mila ettari, 27 mila aziende produttrici e 100 mila aziende impiegate, che si concretizza per oltre il 60% nei mesi di marzo e di aprile.

Le aziende hanno già effettuato gli acquisti di tutte delle materie prime indispensabili a portare a termine le produzioni (talee, vasi etc.) e non saranno in grado di onorare il pagamento delle fatture ai loro fornitori a causa dei mancati incassi, con gravissimo danno anche per tutto l’indotto.

Ho recepito le istanze che ci sono giunte da tantissimi Aziende locali, per questo ho ritenuto necessario e urgente un vostro coinvolgimento, al fine di addivenire ad una positiva conclusione attraverso un sostegno alle aziende florovivaistiche, adottando misure specifiche che abbiano l’obiettivo di produrre liquidità diretta o indiretta alle stesse, ed in particolare:

  1. prevedere degli indennizzi sulla base delle perdite documentate;
  2. facilitare l’accesso al credito agevolato;
  3. sospendere il pagamento dei contributi previdenziali fino alla data del 31/12/2020 e prevederne la rateizzazione (18-24 rate), per tutte le aziende che dimostrino, rispetto all’anno precedente, un decremento del fatturato nel mese di marzo 2020 di almeno il 33%, a prescindere dal volume di affari dell’anno 2019;
  4. sospendere, per le aziende che abbiano i requisiti di cui al punto 3, il versamento dell’IVA per i mesi di aprile e maggio 2020 e prevederne la rateizzazione (6-9 rate) a partire dal mese di settembre 2020;
  5. prorogare, per le aziende che abbiano i requisiti di cui al punto 3, di 9 mesi i termini di pagamento delle cartelle esattoriali.

Oggi, conclude la lettera del sindaco Abbate,pregiudicare l’accesso a questi importanti sostegni economici, significherebbe la chiusura definitiva di numerose aziende florovivaistiche siciliane.

Alla luce di quanto sopra, si chiede, che le Autorità in indirizzo si attivino, ciascuno per quanto di propria competenza, per adottare ogni misura necessaria e urgente, che possa garantire, almeno la sopravvivenza di tutte quelle aziende che in queste condizioni sono al totale collasso.

 

 

L’Ufficio Stampa

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