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Reperti archeologici che ritornano. Una mostra di una rara iscrizione cristiana e una lectio magistralis di Vittorio Rizzone. L’evento dedicato all’archeologia a Modica, al Museo Civico “F. L. Belgiorno”, dove nel corso di una cerimonia che si terrà il 17 marzo 2022 alle ore 17.00 sarà esposto al pubblico un raro reperto: una preghiera cristiana magica, incisa su una lastra di calcare. A presentarlo sarà il professor Giovanni Vittorio Rizzone, modicano archeologo, Abate di San Martino delle Scale, professore di Archeologia e lingue classiche alla facoltà Teologica di Sicilia-Studio San Paolo di Catania, fra i massimi studiosi di epigrafia cristiana e di religione tardoantica, che ha pubblicato volumi e decine di articoli scientifici su riviste scientifiche internazionali. Nella lastra in calcare locale che sarà esposto al pubblico nel Museo di Modica per la prima volta, è incisa una preghiera cristiana magica, che risale al periodo tardo antico- bizantino dove un certo Pietro invoca il Signore e altre entità per proteggere i frutti della sua vigna e dell’uliveto. “È la terza mostra archeologica – ha dichiarato il Sindaco Ignazio Abbate e l’Assessore alla Cultura Maria Monisteri – un evento unico non solo per la rarità del reperto, ma anche perché presenteremo preziosi reperti archeologici che erano stati rinvenuti negli anni passati a Modica ma mai esposti in Citta. E poi perché ci potremo avvalere della presenza di Vittorio Rizzone. Sarà un’occasione unica, quando il 17 marzo presenteremo al pubblico la lastra con la preghiera cristiana incisa, perché avremo l’occasione della presenza di un nostro illustre concittadino, che terrà una conferenza su questo prezioso reperto”. Il Parco di Kamarina e Cava d’Ispica – ha aggiunto il Direttore Domenico Buzzone – è integrato nel territorio e il prestito di questo reperto al Museo Civico di Modica ne è la prova tangibile di una politica di valorizzazione diffusa “. L’allestimento dell’esposizione è curato dall’Ufficio Beni Culturali del Comune di Modica e dalla Direzione del Museo Civico “F.L. Belgiorno”. “Questa esposizione –  ha aggiunto l’archeologo Giovanni Di Stefano, Direttore onorario del Museo – è un’occasione scientifica di enorme importanza per l’archeologia siciliana.

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