Approvati all’unanimità, opposizione assente, la salvaguardia di bilancio e due variazioni al bilancio 2019/2021

Ampia e articolata discussione sul punto relativo all’anticipazione di liquidità dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’importo di 44 milioni di euro. Argomento posto all’ordine del giorno su richiesta dei sette consiglieri di opposizione. Surrogata la consigliera Ivana Castello dalla quarta commissione, ma puntualmente si dimette in aula. Approvata la salvaguardia degli equilibri di bilancio all’unanimità (l’opposizione aveva lasciato l’aula). Stessa votazione unanime per le variazioni di bilancio (2019/2021) anno 2020: per la contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità e per il contributo del Ministero dell’Interno destinato ad opere pubbliche per efficientamento energetico per l’anno 2020 per un importo di 170mila euro.

Presenti diciassette consiglieri, il consigliere Marcello Medica chiede informazioni sulle riprese streaming dei lavori del consiglio comunale, così come si era impegnata l’amministrazione.

Il consigliere Filippo Agosta lamenta il fatto che i punti aggiunti sono stati fatti a ridosso della seduta e chiede che in futuro si facciano con congruo anticipo al fine di poter studiare gli atti per approfondirli. Valuta che il consiglio comunale vada trattato con il massimo rispetto e chiede il sostegno del Presidente Minioto.

Il Presidente Minioto replica dicendo che ha fatto sempre di tutto per dare gli atti in tempo utile, per l’aggiunzione dei punti relativi al consiglio di oggi c’erano delle scadenze da rispettare. In ordine alle riprese in streaming nessuna notizia ha da fornire al consigliere Medica

I lavori d’aula affrontano il primo punto posto all’ordine del giorno ovvero l’anticipazione di liquidità dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’importo di 44 milioni di euro. Il punto è stato richiesto con una nota a firma di sette consiglieri di minoranza (Castello, Spadaro, Poidomani, Agosta, Cavallino, Medica e Carpentieri). L’argomento è illustrato dalla consigliera Ivana Castello nei termini della richiesta della nota inoltrata al Presidente del consiglio comunale. In merito aveva fatto delle istanze di merito precise ma le risposte ottenute non state esaurienti.

I temi richiesti per la discussione sono: criteri adottati per fissare il piano di rientro; individuazione dei debiti personali per cui è stato contratto il mutuo, con l’indicazione anche delle opere e/o dei servizi che il Comune ha acquisito; criteri che intendono adottarsi per procedere all’estinzione dei debiti; avvio dei singoli pagamenti; tempi entro i quali è previsto che si concluda l’intera procedura di somministrazione.

L’Assessore al Bilancio, Annamaria Aiello risponde per l’amministrazione.

Ribadisce che si tratta di un’anticipazione di liquidità. Attesa la difficile situazione economica che sta soffrendo il territorio per le evidenti crisi di liquidità delle imprese dovute alla pandemia, lo Stato ha concesso la possibilità di avere un’anticipazione di liquidità attraverso una legge, la n° 77 del 2020 concretizzata da una convenzione tra il Ministero delle Finanze e la Cassa depositi e prestiti. L’amministrazione ha sostenuto la linea di un sostegno finanziario per gli operatori economici al fine di fronteggiare i danni provocati dal Covid-19 con un’economia che è andata in rallentamento a motivo dei mancati ricavi.

Per tale ragione si è chiesta un’anticipazione di liquidità utile a fare fronte ai debiti commerciali con fattura al 31 dicembre 2019. E’ ovvio che le fatture elettroniche sono rilevabili nella piattaforma del MEF. Il soggetto creditore non è indicato per nome e cognome, ma c’è l’importo.

Ovviamente si tratta di forniture e servizi di cui l’ente ha usufruito. La fattura riporta l’anno e i codici di riferimento. Ci sono state delle posizioni inevase che si sono trascinate di in anno in anno. L’ente ha firmato un contratto con la Cassa e l’importo accreditato è costituito dalla parte imponile e dalla parte di IVA. La somma va restituita in un arco massimo di trenta anni; questa la scelta compiuta dal comune. Per la parte capitale sono stati stabiliti gli interessi pari all’1,226 per cento. Una volta che la lista è stata chiusa non si può fare nessun’altra operazione. Quando si chiuderà la procedura degli adempimenti che gli uffici stanno completando, si farà il rendiconto alla Cassa depositi e prestiti che sta seguendo l’ente in quest’operazione. Si saprà a quel punto la somma esatta del debito e quanto dovrà essere restituito in trent’anni e quindi l’entità della rata.

La legge 77 del 2020 è disciplinata ed è molto dettagliata. Precisa che la natura del debito è commerciale quindi riferibili a fatture che hanno quella natura.

Il consigliere Filippo Agosta valuta che mancano le indicazioni politiche che la città si aspetta. La trasparenza rileva è un fatto importante. L’IVA e quindi il codice fiscale e la P.I. s’intestano ai nomi dei creditori. L’amministrazione cerca di nascondere con i nominativi questo elenco di fatture; quelle fornite sono illeggibili. L’ente ha un elenco di nomi che i consiglieri e i cittadini non conoscono. Il processo dei pagamenti previsto dalla legge è molto rapido, ovvero una liquidazione entra trenta giorni. Quindi bisogna sapere e conoscere. Valuta che i trenta giorni siano già scaduti.

Quando si dice che solo le fatture elettroniche inserite potranno essere pagate, pone il problema se l’amministrazione ha inserito tutte le fatture non digitabili che avrebbe dovuto inserire nell’elenco, così come i debiti fuori bilancio. Poi intende sapere quando è stata accreditata la somma e capire quindi saranno le scadenze; tutto deve essere noto e quindi reso pubblico.

La consigliera Ivana Castello valuta che non è d’accordo che i debiti sono stati contratti per servizi essenziali e quindi s’intende capire cosa sono questi debiti con gli importi e le relative destinazioni; se ci sono debiti datati nel tempo. Trattandosi di debiti contratti dal primo gennaio 2013 e quindi riportati nei bilanci di riferimento vuole capire quanti risorse saranno destinati all’ENEL, alla Multiservizi e quant’altro.

Sui 44 milioni introitati sono stati pagati sinora 15 milioni. L’assessore non ha risposto ad alcuni nostri quesiti e quindi è stato riferito ciò che già si sapeva.

Necessario controllare se tutti quelli che devono avere le somme sono stati inseriti nell’elenco. I dati avuti sono illeggibili. L’amministrazione conosce a chi sono destinate le somme. La consigliera Castello vuole sapere chi sono i destinatari. Al 28 settembre tutte le risorse non sono state spese. Quindi da questo ragionamento chiede quanti sono ancora i debiti del Comune. Poi non si è parlato delle sanzioni che sono in capo ai responsabili in caso di ritardo (il termine per legge sono trenta giorni dall’accreditamento della somma).

Non si sa ancora l’ammontare della rata e la data precisa del fine debito.

Il consigliere Marcello Medica rileva che l’obiettivo del consiglio è chiaro: informare i cittadini sulle domande che le opposizioni pongono all’amministrazione. Precisa che si tratta di un debito in cui si devono pagare interessi.

Se si fa di conto con i 64 milioni di euro avuti dalla Cassa Depositi e Prestiti, poi quindici ritrasferiti alla Cassa, in sette anni sono state restituiti 21 milioni di euro con 30 milioni da restituire. Bisogna a questo punto da aggiungerne ancora 44 di milioni. Quindi siamo a 74 milioni di euro e se aggiungiamo i 23 dell’anticipazione di cassa che fanno circa cento milioni di euro di debito.

Bisogna adesso capire come restituirle queste somme atteso che ci sono altre spese da affrontare negli anni a venire a cominciare dagli stipendi dei dipendenti. Quindi come sarà coperta questa spesa da fronteggiare atteso che si tratta di quattro milioni di euro di interessi l’anno. Vuole conoscere il piano di pagamento del mutuo.

Il consigliere Tato Cavallino rileva che l’assessore ha risposto ma non ha detto niente in ordine ai quesiti posti. Sulle intestazioni dei debiti si è voluto soprassedere atteso che in commissione l’assessore ha detto che questo tipo d’informazione avrebbe ingolfato il lavoro degli uffici. Ma si volevano solo sapere le indicazioni dei debiti che si intendevano soddisfare con le intestazione dei destinatari, vedi ENEL o altri fornitori per macro aree. Capire insomma del perché si è voluto accedere ad un mutuo di 44 milioni di euro. Per pagare quali debiti? Capire anche se tra i debiti ci sono gli stipendi arretrati della Multiservizi (presente in aula una delegazione).

Nella replica l’assessore Annamaria Aiello rileva che le richieste si staccano molto da quanto chiesto in aula dai proponenti il punto. Non è stato possibile entrare nel merito per stabilire solo gli anni di rientro così come stabilisce il contratto. Non è un mutuo ma bensì un’anticipazione di liquidità. Appena saranno completate le procedure si avrà esatta contezza della somma da restituire secondo le fatture elettroniche in elenco così come previsto dalla normativa.

Lo spirito della legge è quello di dare respiro alle imprese che sono in sofferenza e  non si tratta di un investimento che l’ente deve attuare. Tutto questo non nasce oggi; annualmente ci si trascina debiti del passato e così continuando: ci sono i rendiconti ad attestarlo.

Non ci sono poi criteri per l’estinzione dei debiti. Ci sono motivi di privacy circa il motivo perché non è stato pagato il fornitore. Sono stati fatti più di 1300 mandati. Annuncia e s’impegna, ad operazioni contabili concluse, a portare in consiglio comunale il rendiconto dell’anticipazione di liquidità con riferimenti alle macro aree e con esse le quote di ammortamento. Questo è quanto sarà riferito ai consiglieri.

Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, questi devono essere riconosciuti prima dell’anticipazione di liquidità: sono stati inseriti quelli possibili e compatibili con i tempi e con il riconoscimento e che sono riferibili a debiti commerciali.

La consigliera Ivana Castello rileva il fatto che l’assessore fa la maestra in consiglio e ripete sempre le stesse cose. La presenza dell’assessore è quella di dare risposte ai quesiti posti dei consiglieri. Sostiene che si tratta di un mutuo in piena regola. Si è posta la domanda sull’individuazione dei debiti personali per cui è stato contratto il mutuo, con l’indicazione anche delle opere e/o dei servizi che il Comune ha acquisito e su questo l’assessore non ha risposto pur avendone piena cognizione. Non comprende da parte dell’assessore come si valuta aberrante il fatto che si chieda la tipologia di spesa. Pone la domanda se c’è un motivo per non conoscere chi è stato pagato sino ad oggi. Saperlo è un’operazione che si può fare in pochissimi minuti. La verità è che l’assessore non vuole rispondere. Sarebbe interessante conoscere chi è stato pagato e se si è seguito un ordine cronologico. Annuncia la richiesta di un accesso agli atti.

La consigliera Rita Floridia valuta che l’assessore ha risposto a tutti i quesiti richiesti e l’amministrazione sta facendo di tutto per fronteggiare le situazioni di crisi in corso e sta dando dimostrazione di trasparenza.

Il consigliere Filippo Agosta rileva che si stanno gestendo soldi pubblici da destinare ai cittadini che da anni aspettano di essere pagati e non comprende il perché non si debbano conoscere i destinatari si dice perché c’è la privacy. Pretende l’elenco con le partite IVA che devono essere rese pubbliche. Non sono soldi dell’amministrazione, ma pubblici. Bisogna conoscere i criteri con cui sono pagati nell’ordine delle fatture.

Il consigliere Marcello Medica ringrazia l’assessore per quanto detto. L’accensione del debito, che non era obbligatoria contrarre, bisogna restituirlo. Da qui capire quanto è il debito complessivo del Comune di Modica. E come l’ente li restituirà.

Il sindaco nella replica esordisce dicendo con fermezza che qualsiasi cittadino che chiede notizie non deve andare né dal sindaco, né dall’ assessore o dal consigliere. Lo si metta a verbale. Sarà la PO del settore e gli uffici a dare le risposte. E’ chiaro che se c’è in corso un contenzioso non potrà essere pagato prima che si definisca. Al consigliere Marcello Medica che chiede sulla sostenibilità ricorda in quale situazione si trovava il Comune otto anni fa. Si saprà solo a rendiconto delle fatture evase quanto dovrà essere pagato come debito. Poi afferma che dalla sua sindacatura sono stati pagati 60 milioni di euro per spesa corrente con il pagamento della spesa corrente, stipendi dei dipendenti innanzitutto. Un fatto senza precedenti. Sono stati tutti debiti che sono stati onorati. Il Comune ha debiti e crediti. Quello contratto non è un mutuo è un’anticipazione di liquidità per mancati introiti delle imprese a motivo della pandemia.

Non sono stati emessi ruoli da sei mesi. Oggi l’anticipazione di liquidità consentirà ai cittadini, che hanno avuto saldato il debito, di poter pagare i servizi pubblici forniti al momento non pagati per la crisi economica dovuta al Covid. Il Comune di Modica si trova nelle stesse condizioni come tutti gli altri. La Regione vuole sapere quali introiti l’ente non ha potuto realizzare in termini di servizi resi alla collettività perché s’ipotizza una risorsa a fondo perduto. Poi riferisce che in otto anni è stato sempre riferito tutto alle opposizioni. Non c’è motivo e interesse per agire diversamente. I dati saranno resi noti per comparti e quando il lavoro sarà definitivamente fatto. L’amministrazione è in linea al dettato della Cassa Depositi e Prestiti e comunque si è preso qualche giorno in più per operare le chiusure dei contenziosi che impongono la privacy.

Si passa alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla quarta commissione consiliare permanente, Ivana Castello.

Votanti sedici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello sette voti, Piero Covato uno,Lucia Ingarao un voto, le schede bianche sono cinque, due nulle.

Ivana Castello è eletta a componente della quarta commissione consiliare.

La delibera di surroga è approvata con quindici  voti  favorevoli e un astenuto.

È votata l’immediata esecuzione dell’atto con quindici voti favorevoli e un astenuto.

La consigliera Ivana Castello si dimette da componente la quarta commissione.

Altro punto in discussione, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e stato di attuazione dei programmi al bilancio di previsione 20192020, anno 2020 (approvata in giunta municipale con atto n° 174 del 24 agosto u.s.). L’atto è illustrato dall’assessore al Bilancio, Annamaria Aiello.

La delibera propone di dare atto che alla data del 20 agosto 2020 gli equilibri di bilancio afferenti il bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020 risultano essere rispettati, come da allegato; di dare atto del quadro generale riassuntivo delle entrate e delle spesa, sia in termini di competenza che di cassa, anno 2020, come da allegato; di dare atto della verifica dello stato di attuazione dei programmi di bilancio per il triennio 2019/2021, anno 2020 come da allegato.

Il parere della commissione bilancio è positivo ed è stato espresso a maggioranza dei commissari.

Ai voti la delibera è approvata all’unanimità dei presenti (l’opposizione non è in aula) quattordici voti favorevoli.

L’immediata esecutività è votata all’unanimità con quattordici voti favorevoli.

Si passa al punto relativo alla variazione di bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020 per la contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità legge 77/20 per il pagamento dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019.

Relaziona l’assessore al bilancio Annamaria Aiello.

La variazione riguarda la contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità concessa per il pagamento dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019 per importo complessivo di € 43.914.007,63. Per tale ragione si rende necessaria per l’Ente la variazione di bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020, che riguarda una maggiore entrata per € 43.914.007,63 e una maggiore spesa per € 43.914.007,63 per anticipazione di liquidità concessa, nel rispetto degli equilibri di bilancio come da allegato prospetto sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario, alla delibera di Giunta (n° 145 del 24 agosto 2020) municipale sottoposta a ratifica da parte del civico consesso. La cassa depositi e prestiti ha erogato a favore del Comune di Modica la somma di € 43.914.00,63 a titolo di anticipazione di liquidità destinata ai pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigili maturati alla del 31 dicembre 2019 relativi a somministrazioni di forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali.

L’anticipazione sarà restituita con un piano di ammortamento a rate costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi, con durata sino ad un massimo di trenta anni; si prende atto del permanere dell’equilibrio di bilancio.

Il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole; così come quello della commissione bilancio espresso a maggioranza dei commissari.

Il consigliere Filippo Agosta valuta che l’argomento arrivato in consiglio non ha dato la possibilità di un approfondimento e chiede quindi il rinvio del punto. Ai voti il rinvio è stato respinto con due favorevoli, un astenuto e tredici contrari.

La delibera è approvata all’unanimità dei presenti con quattordici voti favorevoli.

La delibera è dotata d’immediata esecutività con quattordici voti favorevoli, all’unanimità dei presenti.

Si passa ad un’altra variazione di bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020, relativi ai contributi per investimenti destinato ad opere pubbliche in materia di efficientemento energetico e sviluppo sostenibile per l’anno 2020, sulla scorta del decreto del Capo Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno del 14 gennaio u.s.

Relaziona l’assessore al Bilancio Annamaria Aiello.

La proposta è quella di apportare al Bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020 le variazioni di competenza analiticamente indicate nel relativo prospetto per l’attribuzione al Comune di Modica l’importo di € 170.000,00 a titolo di contributo per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile per l’anno 2020.

D dare atto del permanere degli equilibri di bilancio, sulla base dei principi dettati dall’ordinamento finanziario e contabile.

La commissione bilancio ha espresso parere favorevole a maggioranza dei votanti. Il collegio dei revisori dei Conti ha espresso il 3 settembre u.s. parere favorevole.

La delibera è approvata all’unanimità dei presenti con quattordici voti favorevoli.

La delibera è dotata d’immediata esecutività con quattordici voti favorevoli, all’unanimità dei presenti.

Esaurito l’ordine del giorno la Presidente Minioto scioglie la seduta.

 

L’Ufficio Stampa

 



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