Successo con “I Sette contro Tebe”. Apprezzata la formula pocket tragedies

Le pocket tragedies sono sicuramente un format fortunato e di grande suggestione e novità per una città colta come Modica.

Ed è quello che è avvenuto, venerdì 21 luglio sera, con la rappresentazione de “I sette contro Tebe” di Eschilo nello spazio dell’Anfiteatro “Lorenzo La Monica” a San Giuseppe ‘U Timpuni che ha richiamato un pubblico di qualità, attento e riflessivo sui grandi temi morali che accompagnano il testo di una tragedia applauditissima nella stagione delle rappresentazioni classiche 2017 a Siracusa.

Ideatore e organizzatore di questo nuovo format è Gian Paolo Renello, già docente dell’Università di Salerno.

“Lo schema è molto semplice- dichiara Renello-. Una voce narrante accompagna lo spettatore dall’inizio alla fine dello spettacolo. Il suo compito non è quello di spiegare, quanto piuttosto di raccontare in maniera accattivante e coinvolgente tutto quanto sta intorno alla tragedia o alla commedia rappresentata: miti, leggende, fatti, nomi e luoghi che lo spettatore ritroverà nel dramma mentre le parti corali sono integrate e riassunte nel racconto.

Accanto a lui due o tre attori interpretano i ruoli dei personaggi più importanti recitando i brani più rilevanti in cui essi agiscono e parlano. L’alternanza fra voce narrante e attori continua accompagnando gli spettatori fino alla fine dello spettacolo contribuendo a mantenerne vivo l’interesse.

I vantaggi di un simile approccio al teatro sono di varia natura: una migliorata comprensione di quanto avviene sulla scena che ora agli spettatori  appare più comprensibile, la durata, fattore fondamentale in una società veloce dove sembra non esservi spazio per una tragedia classica che dura non meno di 90 minuti ma può superare tranquillamente le due ore, mentre nelle pocket tragedies lo spettacolo dura circa 45 minuti, equamente distribuiti fra la voce narrante e i brani interpretati dagli attori. Le Pocket Tragedies sono insomma un esempio di come si possa fare cultura in maniera leggera ma non superficiale.  Lo spettatore ricava infatti la sensazione, piacevole, di aver finalmente compreso uno spettacolo che altrimenti potrebbe risultare ostico”.

Promotrice delle pocket tragedies a Modica Rita Floridia, assessore ai Servizi Sociali, la quale commenta: “Sono veramente contenta come Amministrazione di aver avuto l’idea di far rappresentare anche a Modica le Pocket Tragedies, dopo averla vista una prima volta a Siracusa e trovandola un idea di rappresentazione decisamente innovativa.

Avvolti dallo splendido scenario dell’Anfiteatro La Monica di San Giuseppe ‘U Timpuni , Gian Paolo Renello come voce narrante, ci ha intrattenuto sul mito di Edipo e le sue relazioni con la tragedia di Eschilo.

Un esempio di come si possa fare cultura in maniera leggera ma non superficiale.

Lo spettatore ricava, infatti, la sensazione, piacevole, di aver finalmente compreso uno spettacolo che a volte potrebbe risultare difficile da comprendere. Ringrazio per questo gli attori, per le emozioni che ci hanno trasmesso e mi riempie di orgoglio sapere che per l’appuntamento di giorno 4 Agosto p.v. per La Fenicie, i ruoli di Giocasta e Antigone saranno ricoperti da Simonetta Cartia,  già superba corifea nelle Fenicie dirette da Valerio Binasco nella ormai conclusa stagione teatrale di Siracusa e a cui mi lega un’amicizia di vecchia data.”

Gian Paolo Renello è stata la voce narrante e ha intrattenuto sul mito di Edipo e le sue relazioni con la tragedia di Eschilo “I Sette contro Tebe”.

E’ stato affiancato nei ruoli di Eteocle e Polinice, da Emanuele Carlino e William Caruso, due studenti dell’Accademia Giusto Monaco, la scuola di recitazione diretta da Sebastiano Aglianò e direttamente collegata all’INDA.

L’Auditorium “Lorenzo La Monica” vedrà a breve altre rappresentazioni: gli stessi protagonisti saranno di nuovo in scena venerdì 28 luglio p.v, sempre alle ore 20, nella rappresentazione delle “Rane” di Aristofane e venerdì 4 agosto nella tragedia di Euripide “Le Fenicie”.

In questo caso gli attori saranno tre e ricopriranno diversi ruoli.

 

 

L’Ufficio Stampa

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