Omaggio a L’Infinito di Giacomo Leopardi a duecento anni dalla stesura

“Alla Luna” di Walter Manfrè nell’atrio comunale con Vanessa Gravina e Giorgio Lupano

 

“Alla Luna” è una rappresentazione a cura di Walter Manfrè e un omaggio a L’Infinito di Giacomo Leopardi che si terrà domenica 11 agosto p.v. alle 21.30 nell’atrio comunale di Palazzo San Domenico.

Protagonisti della spettacolo sono Vanessa Gravina e Giorgio Lupano e Manuel Manfrè.

 

“Alla luna” è il titolo di questo percorso poetico-musicale  dedicato alla poesia di Giacomo Leopardi, si legge in una nota di Walter Manfrè, che abbiamo voluto costruire nella maniera più semplice e popolare fidandoci della universalità della poesia del più romantico dei poeti, che parla innanzi tutto al cuore e poi alla mente.

Non crediamo infatti che i versi di Leopardi appartengano alla letteratura “colta” anche perché gli alunni di qualsiasi scuola primaria hanno sicuramente balbettato fin da piccoli “sempre caro mi fu quest’ermo colle” senza magari rendersi conto che stavano pronunciando i versi di uno dei più grandi poeti dell’umanità.

A duecento anni dalla stesura dell’INFINITO , in una sera d’estate come quelle che solo la nostra terra sa offrirci, nei pressi di un altro cielo pieno di stelle piangenti, quello del dieci agosto, non abbiamo resistito alla commozione  del richiamo poetico e, attraverso le voci di due bravissimi attori del nostro tempo, abbiamo costruito, speriamo col vostro consenso, questa serata che definiamo “un idillio prezioso.”

La direzione organizzativa dello spettacolo è di Tiziana Ballassai.

 

L’Ufficio Stampa

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Lorenzo Maria Bottari torna ad esporre a Modica

Dal 10 al 30 agosto alla Società Operaia i Mutuo Soccorso

La personale di Lorenzo Maria Bottari, organizzata dall’Associazione Proserpina con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Modica.

Interverranno il Sindaco Ignazio Abbate, l’Assessore alla Cultura Maria Monisteri sarà inaugurata sabato 10 agosto p.v. alle 19 nei locali della Società Operaria in Corso Umberto e rimarrà aperta sino a venerdì 30 agosto (orari di visita 10.00/12.00 – 16.00/20.00).

Sarà presente lo storico Daniele Pavone. Lo sguardo diretto e intrigante di una sgargiante e coloratissima Alda Merini è protagonista dell’opera che rappresenta idealmente l’identità di Lorenzo Maria Bottari.

L’artista vive a Milano ma è siciliano di Palermo, ha frequentato grandi artisti come Corrado Cagli, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Ibrahim Kodra, Angus McBean e, appunto, Alda Merini, sua grandissima amica che gli dedica versi d’amore. L’incontro con Alessandro Quasimodo suggella il suo interesse per l’opera poetica del padre Salvatore: questo incontro artistico ha ispirato le opere di “Quasimodo Quasi Sognato”, già in esposizione a Modica in Via Posterla presso la Casa Natale del premio Nobel. A conclusione di questa esperienza modicana la personale in mostra presso la Società Operaia ospiterà il dipinto dedicato alla Merini unitamente ad un’antologia di opere e di studi dell’artista.

Bottari per l’occasione ha voluto anche omaggiare la Città con una nuova opera: un San Giorgio che uccide il drago sullo sfondo notturno del Duomo, con il cavallo che assume le sembianze del suo caratteristico ippogrifo meccanico, mentre in alto a destra una Luna sdoppiata nei volti di due amanti.  La personale di Lorenzo Maria Bottari alla Società Operaia e la mostra “Quasimodo Quasi Sognato” al Museo Casa Natale di Salvatore Quasimodo resteranno in esposizione per tutto il mese di agosto.

“Come Comune abbiamo aderito, offrendo il patrocinio, a questo progetto di Lorenzo Maria Bottari, dichiara l’assessore Maria Monisteri, nella consapevolezza di avere di fronte un’artista di talento le cui opere sono riconoscibilissime nel contesto dell’arte pittorica nazionale e oltre. Una personale che darà un contributo importante agli eventi culturali che il Comune ha messo in cantiere in occasione di questa estate 2019.”

 

Il Presidente                                                                                                                                                      Il Capo ufficio Stampa

Marinella Ruffino                                                                                                                                                            del Comune di Modica

Marco Sammito

Museo Casa natale Salvatore Quasimodo – Associazione Proserpina

Sede legale: Via Modica  Ispica, n°1 – Modica

Sede operativa : Via Posterla n°84 – Modica

Tel: 331-5876218  casaquasimodo@gmail.com – www.casaquasimodo.it

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La morte di Alberto Sironi il regista del Commissario Montalbano

Il sindaco Abbate e l’assessore Monisteri: ”Non ci sono parole per rendere il nostro ringraziamento”

“Siamo rattristati e sgomenti per la dipartita del regista Alberto Sironi regista della fortunatissima serie del “Commissario Montalbano” .

Modica, Ragusa e Scicli devono tantissimo a questo grande artista della macchina da presa.

Umile, disponibile, dal tratto umano signorile ha reso, con la scelta del nostro territorio come location, la terra iblea impareggiabile, conosciuta in tutto il pianeta e oggi meta di migliaia di turisti e visitatori.

Un altro pezzo di memoria, dopo la perdita di Andrea Camilleri, che se ne va. Un patrimonio di valori artistici insostituibile rispetto al quale il nostro grazie non rende esatta l’idea di cosa siamo diventati.”

Questo è il commento del sindaco, Ignazio Abbate e dell’assessore alla Cultura, Maria Monisteri alla notizia della morte di Alberto Sironi avvenuta stamani. Il regista peraltro era stato  premiato più volte nella nostra città per l’opera svolta a favore dell’arte e del territorio.

Vogliamo solo riportare una sua testimonianza resa al quotidiano La Repubblica qualche tempo fa sui suoi rapporti con questo territorio della Sicilia:

“Sono legato alle mie origini ma qui mi sento a casa, tra la gente per strada o nelle trattorie, quando incontro i contadini e le maestranze locali. I siciliani mi hanno ‘pesato’, hanno capito che non sono un quaquaraquà e adesso sono diventati miei fratelli”, raccontava a la Repubblica qualche anno fa parlando del suo amore per quell’indimenticabile territorio barocco che unisce Ragusa a Modica, Scicli a Noto e soprattutto Donnalucata.

 

 

L’Ufficio Stampa

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